Ricordo, per fare un esempio, un momento in cui mi trovavo sulla terrazza di una costruzione, nelle palazzine adiacenti c’erano tante persone che mi vedevano, alcuni li conoscevo. Io stavo per morire, non so di che, nessuno poteva però aiutarmi, e per salvarmi dovevo assolutamente salire su un ascensore che avevo di fronte che, però, non arrivava mai. Dall’altra parte del palazzo vedevo che un signore continuava a chiamare quell’ascensore, e la tensione saliva sempre più, mi sentivo impotente. Poi, non so come, mi sono rivisto invece salvo, con amici e familiari intorno a me. Qualche nesso con una giornata fatidica, mi si dice, c’è; la giornata più difficile, la vedremo poi, la giornata in cui sono praticamente morto, almeno per un po’…
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